La pesca è uno sport molto emozionante e, al tempo stesso, alla portata di tutti. Può essere praticato sia in corsi d’acqua dolce che in mare ed è molto facile, in un paese territorialmente variegato come l’Italia, trovare vicino il luogo adatto per iniziare. La pesca sportiva è molto diffusa in diverse regioni italiane attraverso circoli di appassionati e ogni anno cresce in modo esponenziale. Da definizione, la pesca sportiva è l’attività di pesca che sfrutta le risorse acquatiche viventi a fini ricreativi o sportivi. (reg. CE 1967/2006 cosiddetto “regolamento del Mediterraneo”).
Si tratta essenzialmente un’attività sportiva praticata per divertimento nel tempo libero, senza finalità commerciali e con l’impiego di un numero limitato di attrezzi. Volendo iniziare in modo amatoriale potrebbero bastare canne, fili e ami.
E’ l’attività ideale per gli amanti della natura e degli sport solitari perché permette di trascorrere rilassanti giornate vicino corsi e specchi d’acqua praticando attività all’aria aperta e a stretto contatto con la natura.
Come iniziare a praticare pesca sportiva
Per muovere i primi passi è necessario acquistare un kit base con tutta l’attrezzatura standard per poter pescare. Se sei un principiante che si approccia per la prima volta alla pesca, dovrai procurarti semplici strumenti; inizia con una canna da pesca fissa (meglio se in carbonio), una decina di ami, dei galleggianti, il filo da pesca (in nylon) e le esche.
E’ inoltre fondamentale procurati una licenza da pesca, senza la quale non potresti mai esercitare questo sport. Per ottenerla dovrai recarti presso il tuo ufficio comunale, compilare l’apposito modulo per la pesca sportiva, e infine presentare le fotocopie dei tuoi documenti di identità. Vi verrà rilasciato un tesserino che garantirà la vostra licenza alla pesca sportiva, da esibire in caso di controllo da parte di un guardapesca.
Se non sei un esperti nell’ambito della pesca sportiva, l’ideale è iniziare nei laghetti privati, dove è il gestore a vendere le apposite esche per i pesci. In questo modo non sarà difficile che qualcosa abbocchi al lamo e ti sentirai giustamente galvanizzato. Dopo aver scelto la tua postazione, posiziona la camola sull’amo (l’esca più usata), ricoprendolo completamente, attacca il galleggiante e infine lancia la canna. Non ti resta che aspettare! Nel frattempo, il consiglio è quello di osservare gli altri pescatori per carpire qualche segreto.
Dopo il primo periodo di allenamento potrai pensare di recarti presso un fiume od un lago; è il momento giusto per acquistare una canna con il mulinello, in modo da poter lanciare l’amo più lontano.
Cosa serve per iniziare a pescare?
Pescare è facile e divertente, ma bisogna partire col piede giusto. Vediamo cosa ti serve:
- Canna da pesca base, bolognese da 4/5 metri e un mulinello 2000 0 3000 (che sarebbe la grandezza)
- Una bobina di filo, un galleggiante, dei piombini e degli ami
- Nella cassettina o nel gilet, non devono mancare una forbicina o tagliaunghie, una pinza da pesca e uno slamatore
Questa sarà la tua cassettina base ma potrai sempre ampliarla nel corso degli anni.
E per quanto riguarda l’abbigliamento? Dovrai procurarti:
- Un cappellino con visiera
- Occhiali da sole polarizzati per ripararti dal riflesso dell’acqua che da fastidio. Inoltre, con la polarizzazione, si riesce a vedere sotto il pelo dell’acqua.
- Un gilet multitasche
- Scarpe comode
Per iniziare con la pesca in un laghetto sportivo, sono consigliati:
- Una canna bolognese dai 4 metri fino ai 5 metri; la 4,50 sarebbe l’ideale
- Un mulinello che contenga almeno 100 mt di filo dello 0,16 o 0,18
- Galleggianti da 3 a 6 grammi piombini da 0,50 gr
- Ami del 6 o del 7, anche se vanno bene anche del 5
Se andrai a pescare in un fiume o lago vicino dovrai munirti della licenza governativa e della licenza FIPSAS (da verificare se serve).
Categorie di pescatori
La pesca sportiva si suddivide in:
- pesca di superficie
- pesca subacquea
- pesca dalla barca
Entrambe le categorie sono accomunate nella stessa federazione sportiva, la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee). L’etica della pesca sportiva pone colui che la pratica (pescasportivo) in condizioni di parità con la sua preda. Chi pratica la pesca sportiva nella sua autenticità non si pone come unico obiettivo di catturare pesce per nutrirsene, ma cerca la sfida nella cattura stessa; ne è la prova il recente diffondersi del No-kill cioè (pesca) senza uccisione e del Catch & Release ovvero cattura e liberamento.
Il “No-Kill” è una particolare regolamentazione adottata specialmente nelle acque cosiddette “a salmonidi” e che prevede che ogni pesce catturato venga rilasciato. Il “Catch & Release” è il complesso sempre in evoluzione di quegli accorgimenti che, se adottati dal pescatore di superficie, favoriscono la sopravvivenza del pesce catturato e rilasciato. La continua evoluzione dei suddetti accorgimenti è dettata dalla volontà di garantire la sopravvivenza del pesce; attualmente tale garanzia manca in quanto una percentuale non bene identificata delle catture può riportare ferite tali da causarne la morte per via dell’impossibilità ad alimentarsi.
Per quanto riguarda la pesca subacquea essa pur non permettendo il “Catch & Release”, offre la possibilità di evitare di catturare le prede che non hanno valore gastronomico o venatorio, e in ogni caso di selezionare preventivamente le prede di cui effettuare la cattura.
Le diverse tipologie di pesca sportiva
Sono molte le varianti di questo sport:
Carpfishing
Il carpfishing è una tecnica di pesca che si prefigge la cattura della carpa. E’ una pratica nata nel 1978 in Inghilterra, con la messa a punto di una tecnica di innesco che lasciava libero l’amo completamente. Ciò era possibile in quanto l’esca veniva collegata all’amo grazie ad un capello, così che venisse agganciato solo il labbro inferiore del pesce, non causandogli danni seri. Infatti, dopo la cattura, le carpe vengono rilasciate, ovviamente non prima di aver fatto una foto ricordo.
Pesca subacquea
La pesca subacquea viene effettuata con due principali tecniche di immersione:
- pescare in apnea,
- pescare attraverso l’ausilio di sistemi di respirazione artificiali.
Per poter praticare questo tipo di pesca in modo professionistico, è necessario acquistare alcuni strumenti come retini, raffi, ganci, rastrelli e anche un fucile subacqueo.
Light rock fishing
Il light rock fishing è una tipologia di pesca nata in Giappone. Con questa tecnica si punta a catturare solamente piccoli predatori grazie all’utilizzo di canne leggere e mulinelli ridotti. E’ possibile praticare il light rock fishing tutto l’anno e in luoghi molto diversi tra loro: scogliere rocciose, sabbia, porti, in foce canale, con mare calmo o leggermente mosso.