La parità di genere è un tema trasversale che riguarda diversi campi dell’economia e del sociale. Negli anni sono stati fatti numerosi passi avanti e sicuramente c’è una maggior consapevolezza anche da parte delle donne nel rivendicare i propri diritti e negli uomini di riconoscere finalmente che si deve convivere in piena libertà. A conferma di ciò arrivano delle notizie positive dai Giochi Olimpici 2024 di Parigi. Come riporta l’infografica Unicusano sulle Olimpiadi, per la prima volta il numero di atlete e atleti partecipanti sarà lo stesso, a dimostrazione che si può competere a tutti i livelli senza alcuna discriminazione di genere. Una dimostrazione sul campo che fa ben sperare tutti in un mondo futuro che sia davvero inclusivo e paritario.
Ci sono tuttavia pregiudizi e convinzioni che sono difficili da scardinare, anche nello sport. Per questo, la Commissione Europea è intervenuta per stilare un elenco di buone pratiche condivise da tutti gli stati membri per eliminare la disparità di genere e favorire un ingresso paritario delle donne nello sport a tutti i livelli. Si dovrebbe partire infatti da una maggior presenza di donne in posizioni dirigenziali sportivi, così da favorire una visione differente sia nell’organizzazione e nella realizzazione delle infrastrutture sia nelle possibilità da dare alle donne. In questo articolo abbiamo approfondito quali sono le partite ancora da vincere per considerare la parità di genere una consuetudine acquisita.
Parità di retribuzione: risultato ancora lontano
Tra gli aspetti ancora da rivedere,nello sport, quello del salario è tra i più evidenti e importanti, considerando soprattutto gli elementi stipendi in alcuni sport. Al momento solo la squadra di calcio femminile degli Stati Uniti è riuscita a ottenere un contratto collettivo che garantisce una pari retribuzione per uomini e donne. Per le altre Federazioni ci sono ancora delle differenze, con stipendi ancora inferiori rispetto ai colleghi maschi. Lo stesso problema si riscontra anche per altri sport, come la pallacanestro, il golf, il tennis e il baseball, in cui gli stipendi possono avere un divario fino al 100% tra uomini e donne.
Lo spazio nei media ancora minimo
Ad aumentare le disuguaglianze tra eventi sportivi femminili ed eventi sportivi maschili incide molto lo spazio nei media. La maggiore visibilità data agli eventi maschili non permette alle donne di conquistare il proprio posto mediatico, con la conseguenza che se ne parla meno e che quindi si diffonde meno l’idea che ogni sport è aperto a tutti e a tutte. Vedere in tv gli eventi, leggere sui giornali articoli dedicati alle atlete e pubblicare contenuti social che tengano conto della varietà degli sport anche dal punto di vista dell’organizzazione del maschile e del femminile, sarebbe molto utile per ispirare giovani generazioni a seguire gli esempi che vedono. Qualcosa in tal senso si muove e i dati dimostrano che l’interesse del pubblico c’è, visto che gli ascolti dei pochi eventi trasmessi sono ottimi. Non è però ancora diffuso un palinsesto paritario.
Per la popolarità degli sport e per la diffusione anche in ambito femminile gioca tuttavia un ruolo fondamentale anche l’organizzazione dei club, che fin dall’infanzia dovrebbero motivare le persone a fare sport indipendentemente dal genere. Per far questo bisogna porre ai vertici persone competenti che possono studiare dei programmi inclusivi, che coinvolgono in maniera paritaria donne e uomini. In questo modo aumenterebbe la richiesta dal basso e quindi i media potrebbero essere motivati anche dal potenziale economico oltre che sociale.
Sessismo imperante
Il sessismo è la piaga che condiziona di più il divario tra maschio e femmina ed è presente in ogni contesto. Nello sport è un problema che persiste e che in molti casi ostacola il progresso delle atlete. Dominano ancora i pregiudizi e gli stereotipi di genere, che continuano ad alimentare negativamente la percezione delle donne nello sport.
Gli esempi di cronache irrispettose delle donne sono numerosi. Come dimenticare i commenti sessisti di alcuni giornalisti italiani ai Mondiali di nuoto 2023, che valse loro la giusta sospensione dal lavoro o ancora il commento durante a telecronaca di Reggiana-Cremonese in cui il giornalista afferma che un meraviglioso gol di Manolo Portanova, potrebbe mettere a tacere le polemiche a seguito di una denuncia di stupro per la quale è in corso un processo. Bisognerebbe in questo caso partire dall’educazione al rispetto per le persone per risolvere il problema, perché se queste valutazioni arrivano fino ai professionisti che si occupano di comunicazione, significa che il problema è proprio culturale.