Arrampicata sportiva: cosa è e come praticarla. L’arrampicata sportiva è una disciplina da sempre molto apprezzata. Non tutti, però, la conoscono davvero.

Tecnicamente viene definita “arrampicata sportiva” l’arrampicata naturale (cioè senza l’ausilio di mezzi artificiali utilizzati per la progressione) a scopo agonistico, amatoriale e di educazione motoria, svolta sia su pareti naturali o artificiali lungo itinerari controllati dalla base, sia su blocchi opportunamente attrezzati.

Può essere praticata sia outdoor sia in particolari palestre con pareti attrezzate, e quindi indoor. In entrambi i casi si utilizzano delle corde e dei rinvii per la sicurezza e l’incolumità dell’arrampicatore e, soprattutto, spit e appigli precedentemente piazzati sulla parete da scalare.

In Italia l’arrampicata è diventata “sportiva”, ovvero sport agonistico con regole, criteri di valutazione e confronti nel 1985, precisamente a Bardonecchia. La prima manifestazione si chiamava “SportRoccia” e si svolgeva su percorsi tracciati ad hoc su falesia. Nel 1987 nasce a Torino la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI) e viene riconosciuta dopo pochi anni dal CONI.

I benefici dell’arrampicata sportiva

L’arrampicata, lavorando contro gravità e coinvolgendo l’intera muscolatura umana sia negli aspetti di resistenza che in quelli di velocità, è uno sport completo in grado di sviluppare forza e favorire flessibilità e mobilità articolare.

Sopratutto per i principianti, dove l’aspetto agonistico sarà inizialmente secondario, la pratica coinvolgerà anche aspetti psicologici come l’attenzione, che dovrà rimanere massima al fine di poter effettuare le prese corrette.

Attenzione però, nonostante questo sport si effettui in completa sicurezza, è consigliabile affidarsi ad un professionista per avvicinarsi a questa disciplina.

Le specialità dell’arrampicata sportiva

L’arrampicata mette a confronto gli atleti su una parete alta fino a 15m che, in base alla disciplina, dovrà essere scalata in diverse modalità. Ci sono diverse specialità che caratterizzano la camminata sportiva:

Difficoltà – Lead

La specialità di difficoltà, detta comunemente lead, consiste nell’effettuare una scalata su vie che aumentano di difficoltà progressivamente fino a raggiungere gradi di difficoltà al limite delle capacità umane.

Ad ogni presa viene assegnato un punteggio progressivo e ha 2 valori: “caricata” se viene impugnata; “utilizzata” se dopo averla impugnata si inizia un movimento che però non permette di raggiungere la presa successiva.

Inserendo la corda nell’ultimo moschettone della via, chiamato Top, o arrivando con entrambe le mani all’ultima presa, è assegnato il punteggio massimo. Si può effettuare con la corda di sicurezza dall’alto, nei giovanissimi, o con corda dal basso.

Questa è la specialità più antica dell’Arrampicata e si ispira alle scalate su pareti naturali, il tempo massimo per portarsi a casa una medaglia a Tokyo 2020 sarà quella tradizionale dei 6 minuti.

Velocità – Speed

La specialità di velocità, detta comunemente speed, consiste nel completare una via (normalmente di grado medio/basso) nel minor tempo possibile. Dal 2007 la IFSC ha omologato un muro di arrampicata di 10 m o 15 m dove effettuare le competizioni.

La via da competizione è fornita di un sistema di cronometraggio alla partenza e all’arrivo, un sensore in cima alla via che permette agli atleti di fermare il tempo. La via viene salita in moulinette, cioè con corda dall’alto, in modo che l’atleta possa concentrarsi solo sul tempo di salita.

Boulder

La specialità chiamata boulder consiste nel dover arrampicare su vie basse, massimo 4 metri, di diversa difficoltà senza l’uso dell’imbragatura (l’incolumità è assicurata da materassi para cadute). Richiede uno sforzo di breve durata ma di massima intensità e prevede una serie limitata di movimenti, 7-8 in media.

Bisogna partire con tutti e 4 gli arti appoggiati su prese obbligate di “start” per completare il percorso che culmina con un “top” (presa finale) che dev’essere tenuto dall’atleta per almeno 3 secondi consecutivi.

Vengono contati il numero di tentativi impiegati nel raggiungere il “top” in un determinato tempo che è, in genere, di 4 o 5 minuti. Si ha, inoltre, una presa intermedia chiamata “zona” (o “bonus”) che attribuisce un ulteriore punteggio, sempre a seconda del numero di tentativi impiegati per raggiungerla.

Allenarsi all’arrampicata sportiva

Le tre discipline avranno bisogno di un tipo preciso di allenamento. In fase di preparazione, infatti:

  • gli specialisti del Lead, essendo una disciplina con difficoltà crescente, dovranno prediligere allenamenti di resistenza alla forza
  • il Boulder, essendo uno sforzo che comporta pochi movimenti e lunghi momenti di tenuta, si dovrà lavorare anche su esercizi isometrici.
  • gli specialisti dello Speed servirà invece un allenamento completo in quanto dovranno scalare la parete nel più breve tempo possibile privilegiando cosi la potenza massima, ovvero la capacità di esprimere la massima quantità di forza nel più breve tempo possibile.

In tutti i casi si inizia con un allenamento a corpo libero per passare poi ad esercizi più specifici e di difficoltà crescente.

Attrezzatura necessaria per praticare l’arrampicata sportiva

Per poter affrontare l’arrampicata sportiva in tutta sicurezza e al meglio delle proprie possibilità è importante procurarsi la giusta attrezzatura. Il kit per arrampicata comprende sia cose necessarie ed imprescindibili che accessori in grado di migliorare la vostra prestazione.

  • Scarpe: le scarpe adatte dovranno essere ultraleggere e con le suole studiate per far sentire perfettamente la presa all’utilizzatore. Potrai trovarne sia con mescole rigide o morbide e con grip elevato o basso. A te la scelta!
  • Imbrago e corda: sono accessori indispensabili nella specialità del Lead e dello Speed per poter svolgere in sicurezza la scalata della parete. Si tratta di accessori realizzati con materiali tecnici e di altissima qualità e spesso sono forniti dalle palestre stesse.
  • Freno: serve ad assicurare il moschettone. Generalmente sono autobloccanti che, nella pratica dei fatti, significa che, in caso di caduta accidentale, sono in grado di fermare in modo automatico la discesa.
  • Abbigliamento: L’abbigliamento deve essere comodo e protettivo. Non deve impedire i movimenti e, al tempo stesso, deve riuscire a riparare dalle pareti che sono estremamente abrasive. Molto utile in inverno l’uso di biancheria termica e traspirante.

Arrampicata

Arrampicata sportiva, tradizionale e libera

Ti sei mai chiesto la differenza tra i diversi tipi di arrampicata? Scopriamole insieme:

Sportiva

Oggi quando parliamo di arrampicata, facciamo riferimento a quella sportiva, sia nel caso venga praticata outdoor sia palestra con pareti attrezzate.

Tradizionale

E’ l’arrampicata che veniva praticata prima che esistesse la sportiva. Si differenzia da quest’ultima dal fatto che la salita sulle vie protette avviene senza appigli artificiali, ma utilizzando quelli naturali offerte dalla roccia o altri ancoraggi amovibili.

Un tempo quella che ora si chiama “arrampicata sportiva” era semplicemente una sorta di “palestra d’allenamento” per la trad.

Libera

È quella che viene denominata Free Climbing dove si utilizza solo il corpo. Attenzione! Non esclude a priori l’utilizzo di attrezzatura (corda, imbrago, discensore, moschettoni, nuts, friends e rinvii), ma tale equipaggiamento è usato esclusivamente per l’assicurazione, ossia per sicurezza o per limitare i danni in caso di caduta.