Il Kung Fu è un’arte marziale che affonda le sue radici nell’antica Cina. Il suo fascino sta proprio nella capacità di far convivere e portare avanti aspetti anche molto diversi tra loro come, ad esempio, disciplina, filosofia e attività sportiva.
Chi ama e pratica il Kung fu ne fa un vero e proprio stile di vita perché il suo spirito permane in tutte le cose e non si limita alla mera pratica in palestra.
“Kung fu vive in tutto ciò che facciamo […]. Vive in come mettiamo un giacchetto, in come togliamo un giacchetto, e vive in come trattiamo le persone.”
Da The Karate Kid – La leggenda continua
Cosa è il Kung Fu
Kung Fu è un’arte marziale molto diffusa in tutto il mondo ma che trova la sua massima espressione in Cina, dove è nata e dove rappresenta la disciplina sportiva più praticata ed amata. Oggi ci sono scuole in tutto il mondo appositamente dedicate all’insegnamento del Kung Fu. Tra le più rinomate puoi trovare la scuola di arti marziali a Milano dove poter apprendere l’arte di questa antica disciplina in tutta sicurezza.
Giusto per capire quale sia il valore di questa disciplina, basti ricordare che la maggior parte delle arti marziali oggi conosciute discendono proprio dal Kung Fu. Con questo termine, infatti, in Occidente si racchiudono tutte le arti marziali cinesi.
Significato della parola Kung Fu
Sono del parere che, per conoscere a fondo qualsiasi cosa, si debba partire dal suo nome. La parola Kung Fu ha origini cinesi, 功夫 gōngfu, e letteralmente sta ad indicare ‘abilità (sviluppata con l’impegno di tempo ed energia)’.
E’ un termine molto antico che risale addirittura a circa 1800 anni fa, quando veniva usato per indicare una lavorazione manuale non particolarmente specializzata.
Grazie all’influsso del buddhismo indiano, assunse via via una connotazione più spirituale fino ad arrivare ad indicare la pratica (materiale ed intellettuale) che si prefigge l’acquisizione della natura di Buddha. Ecco perché il kung fu è spesso associato al Monastero di Shaolin dove, nel 527 d.C., il monaco indiano DaMo unì alla meditazione la pratica di esercizi fisici arrivando a codificare un sistema di arti marziali praticato ancor oggi.
La parola è viva e si evolve raccogliendo nel suo percorso influenze, significato e profondità. Così il Kung Fu intensificò sempre più la sua accezione, dando rilevanza a sfaccettature quali “addestramento”, “esercizio ripetuto” e ‘risultato dato dalla pratica’. Ma fu alla fine della dinastia Qing (ossia tra l’800 e il ‘900) che, grazie alla diffusione dei romanzi di cappa e spada, la parola kung fu diventò sinonimo di arte marziale.
Nei primi anni del 1900 il governo Cinese decise di adottare ufficialmente la doppia denominazione:
- guóshù: arte nazionale
- wŭshù: arte marziale
Questo portò la parola gōngfu a mantenere il significato più immateriale di “impegno che porta ad ottenere risultati”; di “abilità che richiede grande impegno”.
Partendo dal termine che siamo dunque arrivati a comprendere l’essenza più profonda di questa antica disciplina. Kung Fu deriva da Gong Fu e vuole sottolineare l’impegno che questa pratica richiede ma anche, o forse soprattutto, quanto l’impegno messo nel praticarla possa dare.
Oggi, con lo sviluppo del Kung Fu nella sua forma prettamente sportiva, si è fatto un ulteriore passo avanti e si è introdotto il termine Wushu (che poi sarebbe pure il termine più corretto dal punto di vista linguistico per indicare l’arte marziale cinese) per fare riferimento alla versione del Kung Fu nella sua forma di pratica sportiva.
Storia del Kung Fu
In Cina si hanno notizie certe di tecniche di combattimento con armi come arco, spada o alabarda già nei primi secoli prima di Cristo. E’ però a partire dal V secolo dopo Cristo che si vedono sorgere i diversi stili di Kung Fu. Primo tra tutti, si sviluppò nel nord della Cina lo Shaolin che letteralmente significa “pugno della giovane foresta” e viene universalmente considerato il capostipite di tutti gli stili delle arti marziali cinesi.
Tutte le arti marziali provengono dallo Shaolin.
Leggenda e storia si fondono, ma sembra proprio che fu un monaco taoista di nome Bodhidharma ad insegnare per primo alcune tecniche di difesa, combattimento e meditazione ai monaci del Tempio Shaolin arrivando a codificare il primo stile di Kung Fu.
Viene attribuita a Bodhidharma anche la successiva diffusione del Buddismo Chan che portò ad unire in modo indissolubile la parte prettamente fisica a quella più spirituale e filosofica.
La filosofia legata al Kung Fu
Il Kung Fu non è solamente una pratica sportiva ma ha in sé una profonda cultura marziale che non può prescindere da una certa filosofia, che trae le sue origini nel Buddismo e nel Taoismo.
I concetti filosofici della cultura cinese che maggiormente si hanno influenzato le arti marziali sono quelli di Yin e Yang e di Wuwei.
Lo Yin e lo Yang
La cultura Taoista ci insegna il concetto di Yin e Yang. Un concetto molto antico che, nella cultura Taoista, permane in tutte le cose.
Volendo semplificare per capirne i rudimenti, potremmo dire che secondo il Taoismo in principio vi era una totale assenza, definita Wu Ji. Da questa assenza si formarono due poli, ossia la dualità tra Yin e Yang.
Anche se non conosci a fondo le culture orientali, ti sarà sicuramente capitato di vedere il famosissimo simbolo chiamato Tai Chi (raffigurato con una sfera bianca e nera che rappresenta l’unione dei due principi in opposizione).
Il profondo concetto di Yin e Yang influenza le movenze del Kung Fu e ne diventa parte integrante attraverso l’alternanza dei movimenti e la modalità di esecuzione.
Lo scopo ultimo e più nobile del Kung Fu si pone infatti come obiettivo il raggiungimento di quell’equilibrio fisico e interiore che si ottiene solo attraverso il rispetto della dualità.
Wuwei: agire senza agire
Nella filosofia legata al Kung Fu è molto importante anche il concetto del Wuwei. Traducendo letteralmente significa “agire senza agire” e vuole insegnarci che, per raggiungere un dato risultato, è fondamentale impegnarsi senza però farsi prendere dalla frenesia dell’eccesso e dell’accanimento.
Con la pratica si arriva a raggiungere il ‘giusto vuoto’ che farà sì che la natura faccia il suo corso. Vuol dire avere la giusta fiducia e la consapevolezza che ogni cosa andrà nella giusta direzione.
Spirito, energia, anima. Chi segue il kung fu impara anche ad essere un uomo, crescendo sia nella compassione che nella consapevolezza di se stesso e degli altri.
Dal film Fighter
Praticare il Kung Fu sportivo
Il Kung Fu è una disciplina antica che però, nel corso dei secoli, è stata codificata come disciplina sportiva. Si tratta di una attività fisica in grado di apportare numerosi benefici, sia fisici che mentali e, proprio per questo, è amata e praticata in gran parte del mondo.
Kung Fu è un termine piuttosto generico che racchiude in sé stili molto diversi tra loro. Si parla addirittura di circa mille di stili!
I diversi stili del Kung Fu
A partire da un’unica disciplina si sono sviluppati stili diversi tra loro. Una delle principali cause di queste declinazioni risiede nell’estensione e nella diversità del territorio Cinese. Così, ad esempio, nelle zone più paludose, si arrivò a dare maggior rilievo alle tecniche di pugni, mentre in terreni più stabili si è arrivati a puntare sui calci.
Ma vi è anche una motivazione storica. Le diverse famiglie dei maestri detenevano infatti la profonda conoscenza di un determinato stile e solo i loro allievi vi avevano accesso. Quando questi maestri si spostavano nella vastità del territorio Cinese arrivavano a portare con sé influenze e contaminazioni.
Parlando degli stili del Kung Fu assistiamo essenzialmente allo sviluppo di:
- Stili interni e stili esterni: Gli stili interni si fondano sullo sviluppo della forza interiore ponendosi come obiettivo lo sviluppo di un’energia profonda che si diffonde in tutto il corpo. Gli stili esterni si concentrano invece sull’uso della forza muscolare usata per contrastare l’avversario.
- Kung Fu e gli stili nord/sud: legati alla loro diffusione nel territorio. Gli stili del nord prediligono movimenti ampi e rapidi, la ricerca di una certa eleganza e l’uso principale delle tecniche di gambe. Gli stili del sud danno maggior rilievo alle tecniche di braccia e pugni con movimenti potenti e combattimento sulla corta distanza.
- Stili imitativi, si sviluppano a partire dall’imitazione dei movimenti degli animali. Tigre, serpente e drago sono gli animali principalmente presi a modello. Possono essere a loro volta suddivisi in stili del nord o del sud; interni o esterni.
Col tempo si è arrivati a codificare lo Wushu sportivo, una corrente regolamentata che si caratterizza per movimenti principalmente ginnici e regole standardizzate che permettono di accedere alle competizioni nazionali cinesi.
Wushu sportivo
Per regolamentare le competizioni, la commissione per lo sport della Repubblica Popolare Cinese, nel 1958 codificò le regole delle competizioni e le diverse categorie per ogni tipologia di gara.
Il Wushu sportivo si divide in due grandi macro categorie:
- Taolu: Prevede sequenze concatenate di movimenti spettacolari, chiamate forme. Si pratica sia con l’uso di armi che a mani nude;
- Sandà: Prevede l’utilizzo di tecniche di pugno, calcio e di proiezioni.
Le armi usate nella pratica del Kung Fu
Nello Wushu sportivo è previsto anche l’uso di alcune armi. Nella pratica vengono considerate vere e proprie estensioni degli arti ed usate soprattutto in caso di difesa.
Le armi più utilizzate nel Kung Fu sono:
- Il Gun: Si tratta di un bastone. E’ l’arma Shaolin ritenuta fondamentale, al punto che si parte proprio dal gun nello studio delle armi. Era un attrezzo di uso comune che, ben presto, si diffuse come arma.
- La Jian: E’ una spada dritta che viene considerata un’arma nobile. Concetto legato sia per al ceto sociale che era solito usarla, sia al materiale impiegato per realizzarla.
- Shuang Jie Gun, o nunchaku: Si tratta di un bastone a due pezzi unito da una catena, molto valido nel combattimento a corta distanza.
Tutti i benefici del Kung fu
Il Kung Fu è una disciplina sportiva molto valida, in grado di apportare sia benefici fisici che spirituali. Vediamo insieme i principali!
Benefici fisici del Kung Fu
Tra i benefici prettamente fisici possiamo sicuramente annoverare:
- Miglioramento dell’apparato muscolare e cardiovascolare
- Una migliore coordinazione fisica
- Maggiore resistenza fisica
- Potenziamento dei riflessi e della capacità di reagire
- Miglioramento della postura, soprattutto della colonna vertebrale.
Benefici mentali
Essendo una disciplina profondamente legata al Taoismo ed al Buddismo, da grande rilievo all’aspetto spirituale. E’ così in grado di:
- Rafforzare il carattere, stimolando la fiducia in sé stessi e il coraggio non solo sportivo ma nella pratica quotidiana
- Ridurre lo stress: Permette di scaricare la tensione grazie alla pratica sportiva ed insegna a prendere del tempo per sé stessi promuovendo la meditazione
- Miglioramento della condizione mentale e della capacità di concentrazione
- Sviluppo capacità mnemonica che viene allenata nella pratica delle diverse sequenze di movimenti.
C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi… è un dono. Per questo si chiama presente.
Il kung fu è adatto ai bambini?
Se hai letto finora è perché sei sicuramente interessato a questo magnifico sport. Una delle cose che più lo caratterizza è il suo senso di formazione. Permette all’individuo che sceglie di praticarlo di crescere sia fisicamente che mentalmente.
Una trasformazione sicuramente positiva che lo rende perfetto anche per i bambini. E’ infatti lo sport ideale per insegnare ai più piccoli:
- L’importanza dell’impegno
- La forza per superare le difficoltà
- Il rispetto per sé stessi e per l’avversario che ci si trova di fronte
- La fiducia e l’autostima
Inoltre, avvicinandosi fin da piccoli alla pratica del Kung Fu, è possibile allenare fin da subito ed in modo più efficace:
- elasticità;
- controllo dei movimenti;
- coordinazione
Kung Fu al cinema
Il Kung Fu è una disciplina bella da praticare e bellissima da vedere. Non a caso è stata protagonista della settima arte, ossia del cinema.
Il grande schermo ha omaggiato in più riprese la forza fisica e la grazia estetica insite nel Kung Fu.
Gli anni che vanno dal 1970 al 1990 sono stati un’epoca d’oro per il binomio cinema/kung fu. Sul grande e sul piccolo schermo venivano mostrate coreografie spettacolari e combattimenti mozzafiato che tenevano gli spettatori incollati col fiato sospeso.
Protagonisti indiscussi i due attori Bruce Lee e Jackie Chan. Ma, spostandoci in anni più recenti, c’è anche il bellissimo Kunf Fu panda. Si tratta di film d’animazione statunitense del 2008 prodotto dalla DreamWorks Animation universalmente amato dai bambini di tutte le età. Perché Semplicemente perché il Kung Fu è speciale!
Per rendere una cosa speciale, devi solo credere che sia speciale.
Mr. Ping in Kung Fu Panda